Sistemi rappresentazionali
Ognuno di noi filtra la realtà attraverso i suoi canali sensoriali, i cinque sensi, e inconsapevolmente la rielabora. Si crea così una propria “rappresentazione” del mondo, fatta di immagini, suoni, odori, gusti, sensazioni e stati d’animo. Noi usiamo tutti i sistemi rappresentazionali, ma tendiamo, di solito, a prediligerne uno.
I sistemi rappresentazionali sono il visivo, l’auditivo e il cenestesico, e indicano l’organo sensoriale privilegiato nel raccogliere ed elaborare le informazioni: vista, udito, olfatto gusto-tatto-stati d’animo (cenestesia). La scelta di un sistema comporta anche la scelta delle parole necessarie per codificare l’esperienza stessa, che poi si riflette nel linguaggio. Prima delle parole, a rivelare il sistema dominante di una persona sono i suoi comportamenti (guarda il video).
Visivo. I visivi (le persone a prevalenza sensoriale visiva) hanno forte immaginazione, attenzione a colori, dimensioni, distanze. Tono e volume di voce elevato, poche pause, respiro veloce, postura eretta e sguardo alto; gestualità descrittiva, mani che si muovono verso l’esterno, palmi aperti verso il basso. Il visivo è impegnato a osservare la realtà e a riprodurre immagini nella mente.
Ciò si manifesta nel linguaggio con la scelta di parole come vedere, osservare, chiarire, focalizzare, dipingere, tratteggiare; chiaro, limpido, cristallino, nitido, brillante, oscuro, fosco, torbido; immagine, quadro, scenario, schema, colori.
– In una prospettiva a lungo termine, il quadro della situazione si presenta più roseo del previsto.
– Eccoti la bozza per il rinnovo. Puoi darle un’occhiata per vedere se può andare?
Auditivo. Gli auditivi hanno tono di voce armonico e monotono; gestualità a tempo con le parole; mani vicine al viso (bocca e orecchie); testa inclinata verso la fonte del suono. Registrano come “suonano” le informazioni. Usano parole come ascoltare, sentire, parlare, dire, spiegare, suonare; acuto, sordo, stridulo, forte, piano; armonia, sintonia, dissonanza, campanello d’allarme.
– Ti comunico le scadenze delle garanzie da rilasciare alla società XYZ. Dimmi se potete dare risposte rapide.
Cenestesico. I cenestesici hanno tono e volume di voce bassi, pause lunghe (per assaporare ogni sensazione); spalle rilassate, sguardo basso, respiro profondo; la gestualità muove dall’esterno verso il corpo, palmi spesso verso l’alto, in modalità propiziatoria.
Il cenestesico organizza le percezioni intorno alle sensazioni olfattive, gustative e tattili. Il suo linguaggio è caratterizzato da parole che attengono alla fisicità e all’emotività: sentire, provare, gustare, fiutare, toccare; caldo, freddo, pesante, concreto, ruvido, gustoso; odore, contatto, sapore, sensazione, attrazione.
– La sua concreta relazione ha espresso bene gli umori del momento,ma anche il gusto della sua scelta.
Strumento molto efficace nella comunicazione interpersonale. Determinante anche nella comunicazione scritta: vedi qui un esempio.
- On 30 Giugno 2014