Palestra di Palestra: 2 days after
di Paolo Carmassi e Alessandro Lucchini
48 ore di stacco. Sabato 7 giugno c’è stata la giornata conclusiva del percorso Palestra di palestra.
C’è voluto un paio di giorni per pulire i cervelli dall’ebbrezza. Un po’ come dopo i giorni importanti, la maturità, la laurea, o dopo che hai vinto il campionato del mondo. Un paio di giorni di stacco. Perché subito dopo sei stanco, felice, ti senti onnipotente, hai una macchina preziosissima tra le mani e ora che l’hai costruita devi capire bene bene cosa farne.
Una squadra di valore. Nato da un video selfie di due minuti registrato in autostrada, il progetto Palestra di Palestra è diventato una selezione di giovani formatori di grande qualità. 80 videopresentazioni ricevute, 30 giovani selezionati, rimasti poi 21 a seguire la formazione.
L’obiettivo per Palestra era avere 10-11 persone in squadra che collaborino con noi.
In realtà, più che formazione tradizionale, è stato un programma intenso di ricerca, condivisione, autoapprendimento, come loro stessi raccontano.
I ragazzi l’han presa molto sul serio: hanno studiato, inventato, si trovavano per provare e sperimentare cose nuove. Poi ogni volta la lezione la facevano loro, e noi li aiutavamo a sistemare, rettificare, riflettere, potenziare.
Sabato 7 giugno, l’ultima giornata tutti insieme. È stata l’occasione per ciascuno per esibire il meglio di sé, e per noi di arrivare alla selezione. E per svolgere un vero e proprio esame. Erano infatti presenti alcuni nostri importati clienti. Non una commissione che fa domande insidiose, né voti, ma un feedback importante sul lavoro del gruppo. Poi, una valutazione più specifica per aiutarci a scegliere chi è già pronto ad affrontare un’aula, e a chi serve ancora allenamento.
Grazie a Gabriella Taddeo, Lucia Garbero, Roberta Montanelli, Daniela Broccoli, Cecilia Scaldalai, Giovanna Ferrari, Elisa Santinello, Francesca Mauri, Michele Sartori e Massimiliano Cavazza. E un grazie speciale a Luciana De Laurentiis, internal communication manager in Fastweb, che ha seguito l’intero percorso, dando sempre il valore della doppia visione, quella di formatrice e di buyer di formazione, quindi il metodo, la professione, e anche la concreta esperienza di chi sceglie, analizza, valuta, dà feedback.
Personalità diverse. Come in ogni squadra, ci sono personalità diverse, conoscenze diverse, stili di approccio all’aula diversi. Professionisti giovani ma già solidi ed esperti, con alcuni anni di lavoro in organizzazioni complesse, capacità di controllo delle relazioni, buona dialettica e disinvoltura nella gestione degli imprevisti. Altri ragazzi con una maggiore aderenza ai contenuti, che devono ancora sviluppare elasticità e morbidezza nella performance. Persone già carismatiche, altre dotate di straordinario umorismo, o quel po’ di faccia tosta che fa uscire da situazioni critiche (sorprendenti Vania e Giulia, che con i loro 45 anni in due han fatto cadere spesso la mascella ai più grandi). E persone che troveranno presto il modo per trasformare la loro timidezza in una strada per esprimersi, per aprirsi al mondo, per dare e per ricevere, per imparare e per insegnare con onestà.
Un repertorio di esercizi. Cos’abbiamo dato, Maddalena, Paolo e Alessandro, a questi ragazzi? Beh, tutto quello che avevamo: esperienza, metodo, passione per i nostri contenuti.
Cos’abbiamo ricevuto? Molto, molto di più. Anzitutto punti di vista diversi, e chiavi di lettura inedite, cui forse non avremmo potuto accedere se non grazie, appunto, a menti fresche, disinibite, libere dai codici interpretativi usuali.
E poi, valore enorme, un ricco repertorio di nuovi esercizi sui nostri argomenti, che sperimenteremo in aula nei mesi prossimi.
Dal modello narrativo al CRG, attraverso clustering, resistenze, tentate soluzioni, Le Roux, sistemi VAK,
operatori modali, livelli logici e via. Con grande fantasia e generosità i ragazzi hanno inventato esercizi e applicazioni davvero sorprendenti. Esercizi di pochi minuti, di immediata fruizione, e altri che possono essere il vero cuore di una giornata formativa, e che sono la grande occasione perché l’aula dia un senso alle parole del/la trainer.
Il matching skills show. Chiamiamo matching skils la capacità di trovare nessi e di allacciare energie, tra storie e situazioni molto differenti, tra percorsi paralleli, tra hobby e lavoro, tra volontariato e carriera, tra non profit e profit, tra musica-arte-sport e business, tra storia e cronaca ecc.
È un requisito importantissimo per le organizzazioni moderne, molto apprezzato dai chi lavora nelle risorse umane – selezione, formazione, sviluppo organizzativo – perché favorisce la collaborazione, la creatività, il problem solving. E la gioia di vivere 🙂 Amatissimo da noi di Palestra: su questo abbiamo costruito Budo & Business, Rithm & Business, Pre-raccontare il cambiamento, Ribàltàti e contenti.
Il teatro, la musica, lo sport, la danza, la cucina, la filosofia. Ogni abilità personale “altra” può diventare un efficacissimo facilitatore nelle aule di formazione.
Su questo tema la squadra ha lavorato, raccogliendo spunti ed esercizi basati sulle varie abilità extraprofessionali, individuandone la funzione didattica, raccogliendo i feedback dalle sperimentazioni.
Su questo stiamo progettando un evento, da svolgere nei prossimi mesi, che metterà a frutto quanto appreso da tutti noi. Stay tuned 🙂
L’affiancamento in aula, il sociale, le scuole. E ora? Dopo la selezione, l’autunno vedrà in aula i ragazzi più preparati, in affiancamento ai docenti senior della Palestra. Alcune giornate di ascolto e di osservazione delle dinamiche d’aula, con un nuovo punto di vista, e con interventi progressivi nell’attività didattica. Poi, dall’anno prossimo, squadra pronta per fare ciò che come Palestra non riuscivamo a fare bene.
Due grandi nostri sogni diventano infatti realtà.
1) La Palestra per il sociale, ossia la collaborazione non profit con ONG, associazioni di volontariato, istituzioni che dedicano il loro tempo e le loro energie a dare aiuto a chi non può permettersi di comprarlo.
2) La Palestra per le scuole: offriremo collaborazione alle scuole, con semplice rimborso delle spese vive, portando i nostri contenuti ai ragazzi delle scuole superiori, medie, fino ai bambini delle elementari. È il nostro modo di aiutare questo straordinario Paese a coltivare le abilità che l’hanno sempre distinto nei secoli: la creatività, il ragionamento, la dialettica, la scrittura, la narrazione, l’estro applicato al cambiamento e al miglioramento degli ambienti e delle persone.
La Palestra in formula jeans. E soprattutto porteremo nelle aziende, nelle banche, nelle assicurazioni, negli ospedali, nelle amministrazioni pubbliche, nelle organizzazioni professionali di vario tipo, una squadra di formatori giovani e straordinari, ben preparati, appassionati. E, proprio perché giovani, con tariffe più accessibili della media del mercato. Una formula jeans (sì, già, non che prima noi fossimo da smoking) che permette a chi ha dovuto tagliare i programmi formativi, quindi rallentando la sviluppo e la crescita della propria cultura, di accedere finalmente a contenuti di qualità e a energie fresche e vitali.
Vedi su Facebook. E poiché le parole dicono, sì, ma le immagini son più veloci ed efficaci, chi vuol farsi un giro sulla pagina Facebook della Palestra della scrittura può respirare in anticipo l’atmosfera di gioia, di impegno, di passione e di qualità che prestissimo potrà scegliere di portarsi a casa.
- On 30 Giugno 2014