Imparare la lingua inglese: stili di apprendimento
di Domenica Pavanello
Le lingue straniere: ognuno di noi, forse inconsciamente, le impara in modo diverso, usa le strategie più varie per raggiungerne una buona padronanza. Ogni apprendente passa attraverso una serie di stadi di sviluppo che lo portano a utilizzare la lingua per comunicare.
Il mio lavoro in questa tesi è stato quello di analizzare i modi che gli studenti hanno per avvicinarsi all’apprendimento, in particolare di una lingua straniera, l’inglese. Il campione di apprendenti preso in esame è costituito da due gruppi: il primo formato da studenti liceali, di età fra i diciotto e i diciannove anni, il secondo da studenti di una Scuola superiore per interpreti e traduttori di età tra i venti e i ventiquattro anni.
Questi studenti sono stati sottoposti a una serie di questionari che hanno avuto come scopo quello di esplorare i loro diversi stili di apprendimento della lingua inglese e di distinguerli in base all’uso dei sistemi rappresentazionali (visivi, auditivi o cenestesici).
Gli studenti visivi imparano vedendo le parole, sono attenti ai dettagli, imparano leggendo. Come strumenti di apprendimento referiscono usare immagini, foto, lucidi su una lavagna luminosa, schemi su computer.
Gli studenti auditivi preferiscono la forma orale della lingua, amano il lavoro di gruppo più che l’apprendimento individuale, in quanto esso permette di interagire, di stabilire un rapporto basato sulla comunicazione. L’apprendimento di nuove parole è di solito costituito per questi apprendenti dalla ripetizione ad alta voce delle lettere che compongono le parole in modo da fissare nella memoria la pronuncia esatta. Prediligono ascoltare registrazioni, film, interagire con altri studenti o insegnanti.
Gli studenti cenestesici necessitano un coinvolgimento totale con la situazione di apprendimento, hanno bisogno di “vivere” le nuove conoscenze, amano muoversi all’interno della classe, vogliono essere pienamente consapevoli della loro padronanza linguistica.
È ovvio che ognuno di noi non può essere definito solo visivo, solo auditivo o solo cenestesico: in ogni fase di apprendimento usiamo tutti e tre gli stili. Inoltre i linguisti hanno messo in evidenza che gli stili di apprendimento sono utilizzati in modo inconscio dagli studenti, pertanto sono soprattutto gli insegnanti che devono essere in grado di comprendere lo stile prevalente dei propri allievi, in modo da adattare le proprie lezioni alle esigenze di ognuno e ottenere il massimo risultato dal loro lavoro di insegnamento.
L’indagine ha comunque dimostrato una prevalenza significativa degli stili di apprendimento visivo e auditivo, che caratterizzano la maggior parte degli studenti, con una prevalenza di quello visivo.
Leggi la prima parte della tesi
- On 7 Settembre 2012