
Passione e creatività | Le passioni nutrono il lavoro | CDI
di Paolo Carmassi
Carl Gustav Jung affermava che siamo il prodotto del nostro passato, ma anche delle nostre aspirazioni e di ciò che vogliamo raggiungere. La capacità di vedere con chiarezza la nostra direzione ci permette di riconoscere gli eventi sincronici, quelle coincidenze significative che ci indicano il cammino, accelerano un processo o ci spingono a guardare oltre con maggiore precisione. Questi eventi inattesi, che spesso interpretiamo come colpi di fortuna, in realtà sono il risultato di un allineamento tra ciò che desideriamo e le opportunità che si presentano.
Nella scienza della comunicazione si parla di “profezia che si auto-avvera”: la visione che abbiamo del futuro influenza il nostro presente, orientando le nostre azioni e le nostre scelte. Questo principio vale per chi governa un Paese, per chi guida un’impresa e per ciascuno di noi. Ciò che vediamo e vogliamo raggiungere – sia per ambizione che per necessità – è ciò che determina la nostra direzione.
In ambito politico, economico e aziendale, questa capacità di visione prende il nome di strategia, ma spesso il termine viene usato in modo improprio. In inglese, la vera strategia si chiama grand strategy, ovvero la visione di lungo periodo, il traguardo finale che si intende perseguire. La tattica, invece, è l’insieme delle azioni concrete necessarie per arrivarci. Questa distinzione è cruciale, perché spesso si tende a definire tutto “strategico”, quando in realtà si tratta di tattica: obiettivi, piani, azioni. La strategia non è creativa: è la capacità di vedere. La creatività si manifesta invece nella tattica, nel modo in cui traduciamo quella visione in passi concreti.
Un esempio storico di questa distinzione si trova nell’operato di Richard Nixon e Henry Kissinger. Nixon, lo stratega, intuì che l’Unione Sovietica e la Cina non erano così unite come appariva. Kissinger, il tattico, lavorò dietro le quinte per trasformare questa intuizione in una serie di azioni diplomatiche che portarono alla storica apertura tra Stati Uniti e Cina, separando i due giganti comunisti. Questo principio vale per tutti. Ognuno di noi ha avuto obiettivi che ha raggiunto e altri che non è riuscito a concretizzare, a causa di errori tattici o cambiamenti di contesto. Tuttavia, tutto parte sempre da tre elementi fondamentali: la passione ci dà la spinta iniziale, la creatività ci permette di trasformarla in azione concreta e la visione strategica ci aiuta a mantenere la direzione.
La domanda allora è questa: è possibile trasformare le passioni in competenze professionali?
La risposta sta nel modo in cui riusciamo a unire visione e azione, strategia e tattica, sogni e concretezza.
Trovi qui l’ebook | Le passioni nutrono il lavoro
Moschito Design srl
- On 2 Luglio 2025