di Elia Perboni

l 9 ottobre ero seduto sul palco del teatro San Marco di Trento. Ero ben protetto dalla mia batteria, proseguimento emotivo dei miei arti.
Intorno il gruppo, HLVS Palestra Social Band: armonia, elettricità, tensione, passione, energia, calore/sudore, comunicazione, parole profonde, parole leggere, musica.

Per trent’anni come giornalista ho recensito concerti, ho visto e ascoltato musicisti bravissimi e ho sempre nutrito grande rispetto per chi ha trasformato quella passione in professione, la fatica, lo studio. Ma dalla passione si parte sempre nell’arte. Tecnicamente non possiamo competere con i talenti, maestri e professori, ma noi H.L.V.S. Palestra Social Band mettiamo “in gioco la passione”. Il racconto del concerto di Trento è la traccia dei nostri innamoramenti, i cantautori (Fossati, De Andrè, Capossela, Daniele), i miti (Beatles, Dylan…) qualche incursione nel presente grazie all’arrivo di Marta nella band (Jovanotti…).

Dal mio osservatorio, nello scorcio tra i piatti, oltre alle schiene dei miei compagni/musicisti tra i fasci di luce ho visto gli sguardi di chi ascoltava, silenzi e applausi. Noi eravamo una fabbrica di adrenalina, un mix di paura e gioia. A viaggiare tra il palco e le poltrone nella notte di Trento sono state, come dicevano i figli dei fiori, le “good vibrations”. E per quelle viviamo.

Ecco i video più belli!