Disegnare l’intento
di Mara Lombardi
È pomeriggio, è aprile e il sole è accecante.
Risalgo il sentiero di ciottoli e, nel silenzio dell’altopiano deserto, l’ombra calda della parete di roccia mi abbraccia. Dopo un’ora di marcia sono finalmente di fronte alla grande pietra convessa: rimango per un attimo abbagliata da quei riflessi, dalla superficie di velluto. Lucida di sfumature rosse, ocra, viola. A tratti è smagliante e così viva che ho l’impulso di toccarla, ma mi trattengo.
Osservo più da vicino, uno per uno, quei segni tracciati alla rinfusa, senza un ordine apparente e dai significati misteriosi…
- On 14 Settembre 2012