Storie da non credere: Iseo, un paese dove la politica non paga. Sindaco e Giunta al lavoro gratis
di Lia Giovanelli
Dal 2013, a Iseo zero stipendio al sindaco, al vicesindaco, agli assessori.
Un’intera giunta che da quattro anni rinuncia all’indennità del Comune e lavora gratis. E i soldi messi da parte, 70 mila euro l’anno, li usano per aiutare le famiglie in difficoltà, soprattutto per pagare affitti e bollette.
«Non è la soluzione a tutti i problemi, ma è un segnale. Ormai per noi è diventata normalità, si va avanti così», dice il sindaco Riccardo Venchiarutti, ex giornalista Rai, ora pensionato.
Iseo è un paese di oltre 9.000 abitanti famoso dallo scorso anno in Italia, e non solo, per il ponte sull’acqua dell’artista bulgaro Christo, The Floating Piers, lunga passerella arancione di oltre tre chilometri che ha consentito a circa un milione di persone di camminare sul lago cullati dal movimento dell’acqua sotto i propri piedi, ammirando tutti gli angoli più suggestivi di Montisola e delle montagne intorno.
Per i bresciani da sempre e in tutte le stagioni Iseo è una passeggiata domenicale, una passeggiata sul placido lungolago e nelle vie interne del paese, una passeggiata tra acqua e terra nella riserva naturale delle Torbiere del Sebino, habitat di uccelli acquatici e palustri anche rari e in via di estinzione, una passeggiata nella zona vitivinicola della Franciacorta, una passeggiata gastronomica tra trattorie e ristoranti per gustare gli ottimi pesci di lago.
Un laboratorio di risparmio e di solidarietà
E da alcuni anni c’è una ragione di vanto in più per gli abitanti di un paese dove la politica non costa nulla, neanche un euro.
Un paese “laboratorio”, che è riuscito negli ultimi anni a invertire lo stereotipo della politica che spende e spande a discapito di noi contribuenti.
Da quattro anni, a Iseo tutti gli amministratori comunali non hanno più preso un centesimo di quanto gli sarebbe spettato. Non solo sindaco e assessori, anche i consiglieri comunali, minoranze comprese: tutto il Comune lascia gli stipendi sul tavolo a favore di chi ne ha bisogno.
«Abbiamo iniziato nel 2013 per provare a risolvere i problemi di bilancio legati anche al patto di stabilità – racconta il sindaco Venchiarutti – e l’idea è venuta in automatico: iniziamo a dare noi l’esempio togliendoci lo stipendio.»
Un salvadanaio per le nuove povertà
La contabilità dei soldi pubblici risparmiati arriva oggi a 270mila euro. Una cifra importante che finanzia uno specifico capitolo del Bilancio comunale chiamato “nuove povertà”.
È un salvadanaio destinato a famiglie disagiate, spesso con bambine e bambini piccoli, e che per diversi motivi faticano a mantenere un livello di vita decoroso.
Questi nuclei familiari vengono aiutati dal Comune a pagare solitamente l’affitto e le utenze domestiche, ma possono essere destinati anche a cure mediche ed odontoiatriche, progetti di inserimenti sociali e lavorativi, rette e mense scolastiche.
Con questo comportamento l’Amministrazione Comunale non solo sostiene chi ne ha bisogno, ma offre un esempio virtuoso di tutta la linea politica adottata in questi anni, che è il contenimento delle spese.
Al Sindaco, giornalista economico, al suo vice, commercialista, all’assessore ai servizi sociali, logopedista, al titolare della pubblica istruzione, insegnante, piace ricordare che anche Christo, con la sua passerella arancione stesa sul lago, non ha utilizzato neanche un euro di soldi pubblici, realizzando un’opera d’arte social e accessibile a tutti.
La politica certamente non ha molto di artistico, ma in quanto a valore sociale e popular il sistema autarchico dell’Amministrazione di Iseo può e deve fare scuola.
Bravi, bravissimi, anche perché noi bresciani lo sappiamo: a bilancio i conti tornano!
L’amore civico
«Iseo è un paese che mi piace immensamente, sia fisicamente che per la gente che ci vive, persone straordinariamente simpatiche. È un paese molto ben organizzato. Vi si sente l’amore civico».
Così riferiva Franco Modigliani, economista, l’unico italiano che abbia mai vinto il premio Nobel per la Economia, cittadino onorario di Iseo.
Moriva nel 2003, e ancora non sapeva tutto dell’amore civico di Iseo.
- On 4 Aprile 2017