Il coraggio della nuda verità
Intervista di Alessandro Lucchini a Gianpietro Briola, primario Pronto Soccorso ASST del Garda, medico esperto di comunicazione, presidente AVIS
Sono le 19.00 di lunedì 23 marzo 2020.
Forse, detto sottovoce, qualcosa sta cambiando in meglio. È la prima cosa che ci dice il dott. Gianpietro Briola.
Ascoltate il tono che usa e le parole che dice. Osservate com’è vestito, qual è il suo volto. E immaginate cosa c’è fuori dalla stanza dalla quale conversa. Immaginate le persone, le vite che là dietro si muovono: quelle dei malati, quelle di chi se ne prende cura.
E poi mettete, anzi, mettiamo tutto insieme.
E ci rendiamo conto ancora una volta di più che è giusto, necessario, doveroso dirci le cose come stanno, con quel tono calmo e fermo, aperto certo al futuro, all’uscita dal tunnel, che si nutre di quella verità mai assoluta, ma certo informata e documentata, che viene da chi ne sa, da chi non solo vive in diretta la cura di donne e uomini malati, ma studia, indaga, si interroga, approfondisce. Anche su cosa dire e come dire. Con scienza, coscienza e onestà.
Per fortuna, c’è una schiera di Gianpietro sparsi per il Paese. Per fortuna stanno avendo oggi più voce. Per volontà anche nostra diamo voce a Gianpietro e idealmente con lui a tutti coloro che sono davvero in prima linea, anzi, in trincea. Una metafora bellica che in altri tempi ci avrebbe fatto sobbalzare, ma che oggi ci impone di essere tutti partecipi.
A noi di Palestra anche quello di dare voce, per quello che possiamo, a questo Gianpietro e tutti i Gianpietro d’Italia.
- On 24 Marzo 2020