Ristrutturazione linguistica
Gli incentivi sulla costruzione della relazione
di Gabriella Rinaldi
La primavera è ormai inoltrata e, oltre a parlare della bella stagione che avanza, mi riferisco anche ad un timido ottimismo che inizia a riscaldare gli animi dopo la gelata dell’inverno pandemico. La prospettiva dell’estate, a suon di vaccini e incentivi per la ripresa, sembra corrispondere sempre più al futuro che ci siamo immaginati per molti mesi.
Di parole sulla vita pre-durante-post Covid 19 ne sono state spese molte, e molte se ne spenderanno. Quelle le risparmio e in cambio propongo un pensiero nato per amor di analogia e ars combinatoria tra due elementi che mi sembrano buoni presupposti per fare progetti e prevedere una vita oltrecovid.
Riflettere e costruire
Non ti sembra di vederlo, il futuro? A me sembra che i due elementi non possano esistere l’uno a prescindere dall’altro: verbo di introspezione il primo, di estroversione il secondo. Senza le fondamenta è impossibile costruire un palazzo. Allo stesso modo, senza una riflessione consapevole è difficile costruire il futuro.
Il paragone edilizio non sarà poetico ma, a proposito di fare progetti, il web è ormai popolato in ogni angolo di proposte per la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici col Superbonus, quindi potete capirmi.
A proposito di riflettere: il Pocherighe del mese di maggio parla proprio di questo tema!
Attraverso il linguaggio e per mezzo di cornici
Se dobbiamo parlare di riflettere per costruire (o ricostruire), mi sembra quanto meno prevedibile che qui, in Palestra della Scrittura, lo si faccia a partire dal linguaggio, lo strumento ideale per leggere il mondo e incorniciarlo.
Restando in tema di cornici, la tecnica di ristrutturazione cognitiva o reframing (lett. reincorniciamento) è un processo che aiuta a capire in maniera più oggettiva le nostre esperienze di vita. Attraverso l’utilizzo di punti di vista alternativi, possiamo cambiare la percezione della nostra realtà osservandola in contesti (cornici) diversi. Cambiando il significato dell’esperienza saremo in grado di cambiare i nostri schemi comportamentali e di pensiero.
Lo scopo di un uso consapevole delle cornici, quindi delle modalità con cui osserviamo una situazione, è quello di influire positivamente sul nostro stato emozionale e sui comportamenti a esso associati.
Possiamo immaginare la ristrutturazione come uno sgabello che si regge su 3 gambe: i pensieri, le emozioni e i comportamenti.
Secondo le logiche del pensiero creativo, ristrutturare significa uscire dalla propria “mappa del territorio” e percepire la realtà in modo diverso, cercando di mettersi nei panni di qualcun altro. La ristrutturazione è utile per trovare il lato positivo di situazioni, di abitudini, di azioni. È il procedimento mediante il quale separiamo un comportamento sbagliato o problematico dall’intenzione positiva (voglio guadagnare molti soldi, intenzione positiva; lo faccio rubando, comportamento sbagliato).
Il linguaggio dell’accordo
Per approfondire: il linguaggio dell’accordo
Con le domande giuste
Nel processo per lo sviluppo di un atteggiamento mentale positivo, le domande sono tutto. Un uso consapevole delle domande, infatti, orienta ciò su cui ci focalizziamo. Potremmo dire che migliori sono le domande che ci poniamo, più positivo sarà l’effetto sui nostri pensieri e comportamenti.
Questo “potenziamento” però non riguarda solo e strettamente noi stessi ma anche e soprattutto la relazione con amici, colleghi e parenti. Rimanendo nel campo edilizio, potremmo considerare le domande gli incentivi per costruire una buona relazione.
Facciamo qualche esempio di domanda.
- Le domande focalizzate sul problema sono centrate su ciò che è ingiusto o sbagliato:- Perché capitano tutte a me?
– Cosa ho fatto di male per meritarmelo?
- Le domande focalizzate sulla soluzione sono centrate sulle opportunità e sui benefici:- Cosa posso imparare da questa situazione?
– Come posso renderla utile?
Le situazioni non cambiano, cambia la nostra percezione della situazione e quindi i pensieri e le azioni che mettiamo in campo per affrontarla.
Questo atteggiamento si rivela particolarmente utile nelle situazioni di resistenza al cambiamento, quando con una serie di domande è possibile cogliere il punto di vista dell’interlocutore, aggirare eventuali comportamenti disfunzionali e camminare insieme nella direzione dell’obiettivo desiderato.
Ne parla approfonditamente Paolo Carmassi durante il corso dedicato al Change management.
Ristrutturare le esperienze emotive
Creare una costruzione diversa aiuta ad inserire le nostre affermazioni in una nuova prospettiva emotiva. Ecco due esempi diversi di come le parole costruiscono la realtà.
Tutti abbiamo a mente quel periodo che gli economisti chiamano grande recessione e che noi conosciamo come la crisi. In quel periodo la comunicazione istituzionale ha invaso i media, eppure famiglie e aziende non hanno capito le motivazioni astratte della politica. Ricordiamo parole come “inflazione” o “spread”, ma difficilmente ricordiamo se i prezzi sono aumentati o diminuiti. Qualcosa non ha funzionato nella costruzione della realtà: le parole delle istituzioni sono rimaste astratte e inaccessibili e noi non abbiamo trovato strumenti utili per programmare il futuro.
Un esempio positivo, invece, è tratto da questa scena de La vita è bella in cui Guido riformula le regole del campo di concentramento facendole diventare le regole di un gioco per salvare suo figlio dall’orrore che li circonda.
È evidente che le nostre percezioni hanno carattere creativo, quindi il mio augurio in questo momento è di collaborare tutti con un micro impegno quotidiano, anche di linguaggio. Per immaginare il futuro, per vederlo.
L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi.
M. Proust
- On 21 Maggio 2021