Avanti con l’Intelligenza! (adelante, presto, con juicio)
di Lorenzo Carpanè
È una figata, è una boiata. Ci aiuta, ci annulla. Fa cose eccezionali, fa delle schifezze. È utile, è inutile. Ci migliora, ci distruggerà.
E potremmo anche andare avanti così, a forza di calibrati opposti. Siamo davvero davanti a una trasformazione epocale, a una “quarta rivoluzione” (Luciano Floridi) per cui noi esseri umani siamo per così dire espropriati dell’esclusiva del pensiero, che diventa dominio anche delle macchine?
Qualche pensiero al riguardo sarà bene che iniziamo tutti a farlo. Tanto più lo deve fare gente come noi, abituata a pensare e scrivere, scrivere e pensare. Tanto più che l’IA ad oggi, per noi comuni mortali si materializza in una chat, cioè in parole, pensieri, frasi, testi.
E com’è nostro costume, posto che filosofi non siamo ma semmai un po’ artigiani della scienza, è di procedere dal basso, dalla pratica, dall’esperienza, per ricavare qualche linea guida, qualche pensiero.
Ecco perché abbiamo pensato a un corso sull’uso dell’IA per scrivere, a partire dai nostri bisogni concreti e quotidiani per le nostre attività professionali.
Per individuare quali sono (ad oggi) le utilità dell’Intelligenza Artificiale, i suoi limiti. Come procedere insomma, sapendo essere al passo con i tempi, ma allo stesso tempo attenti a un uso intelligente e giudizioso.
Ce lo insegnava (!) anche Antonio Ferrer nei Promessi sposi (cap. XIII). E se lo dice lui…
Docente
Verona, 1961, laurea in Lettere moderne. Storyteller, formatore e consulente per la comunicazione professionale. Collabora con Palestra della scrittura dal 2005 per la formazione e la ricerca. Esperto nella revisione di testi contrattuali, in particolare nel settore bancario-assicurativo. Insegna all’Università di Bolzano e all’Università Bocconi. È membro e rappresentante di Palestra della scrittura in Plain Language Association International, per la quale sta partecipando ai lavori di redazione delle linee guida internazionali per la certificazione della scrittura efficace. In collaborazione con The Plain Language Group (USA) e The Plain Language Institute (Sud Africa) sta lavorando a un progetto di ricerca sul linguaggio assicurativo.
- On 18 Gennaio 2024