Logical levels and negotiating language in cinema: lessons from the movie “spencer”
di Filippo Zelotti
“Una favola tratta da una vera tragedia”: così si apre il film Spencer del 2021, proponendo una rappresentazione immaginaria della principessa Diana. Allo stesso modo, scrivere questa tesi è stato un viaggio di scoperta, una sorta di favola personale, attraverso la quale ho esplorato come il mondo del cinema sia profondamente intrecciato a quello della comunicazione. In particolare, mi sono concentrato sulla gestione della comunicazione in situazioni critiche analizzando i modelli neurolinguistici presenti nelle interazioni tra i personaggi del film Spencer, che rivelano la complessità e la profondità del linguaggio umano nelle relazioni conflittuali.
La tesi esplora la complessità della comunicazione e del pensiero attraverso il prisma del cinema, con un focus particolare su un modello chiave: i Livelli Logici di Pensiero. Partendo da una riflessione iniziale sull’intima connessione tra cinema e linguaggio – il cinema, come il linguaggio, è movimento, una dinamica reciproca che intreccia storie, emozioni e relazioni umane -, il lavoro si sviluppa analizzando come queste dinamiche si manifestano e si risolvono sul grande schermo.
Spencer rappresenta un terreno fertile per indagare come la negoziazione linguistica possa risolvere i conflitti – tanto interni quanto esterni – utilizzando modelli neurolinguistici come strumento per comprendere e migliorare la comunicazione. Attraverso l’analisi degli strumenti come l’ascolto attivo, l’analisi dei canali espressivi e l’importanza delle keywords e hotwords, la tesi mira a mappare l’evoluzione cognitiva e comunicativa della protagonista tra una scena e l’altra, evidenziando i Livelli Logici del Pensiero come chiave di lettura per comprendere i meccanismi della negoziazione linguistica, in situazioni e contesti decisamente tesi.
Sono partito da una panoramica teorica di questi modelli, analizzando il valore delle rappresentazioni visive, auditive e cinestetiche nel processo di comunicazione e riflettendo su come queste dinamiche possano ripristinare un equilibrio comunicativo in situazioni critiche. Succesivamente, ho studiato l’applicazione cinematografica dei modelli neurolinguistici, esaminando due film emblematici come Marriage Story (2019) e The Negotiator (1998), fornendo un confronto tra approcci disfunzionali e funzionali alla negoziazione. In entrambi i casi, emerge come l’uso consapevole delle tecniche di mediazione e gestione emotiva possano essere determinanti nella risoluzione dei conflitti.
Infine, ho proposto un’analisi dettagliata di Spencer, esplorando come i Livelli Logici del Pensiero influenzino le interazioni di Diana con gli altri personaggi e come il suo percorso personale — tra dolore, emancipazione e riscoperta di sé — rappresenti un esempio straordinario di comunicazione trasformativa. Il film si presta dunque non solo come un’opera d’arte emozionante, ma anche come uno strumento didattico attraverso il quale il linguaggio cinematografico diventa mezzo per sviluppare capacità negoziali e di mediazione, tanto nel contesto artistico quanto in quello aziendale.
Questa tesi intende dimostrare come il cinema, oltre a essere uno specchio della società, possa diventare un mezzo educativo potente per stimolare il pensiero critico, l’intelligenza emotiva e la risoluzione dei conflitti, utilizzando i modelli linguistici e cognitivi come base per un’analisi interdisciplinare che unisce l’arte e le scienze sociali. Inoltre, attraverso l’uso dei Livelli Logici di Pensiero, si propone un nuovo approccio alla formazione e all’analisi delle dinamiche comunicative, portando a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri, rendendo il cinema un caleidoscopico strumento attivo per l’apprendimento e la crescita personale.
- On 25 Novembre 2024