Scienza, etica e i bambini “staminali”
di Andrea Veglio
Da sempre scienza ed etica si azzuffano e si abbracciano, sorelle litigiose che si amano e si feriscono. Forti e robuste entrambe, sono figlie dell’impietosa selezione naturale. Scontro fratricida più recente, la possibilità di far nascere bambini da cellule staminali.
Nulla ha senso se non alla luce dell’evoluzione. Non solo in biologia.
Il genetista Theodosius Dobzhansky scriveva che nulla, in biologia, ha senso se non alla luce dell’evoluzione.
Nulla, proprio nulla. Neppure l’uomo. Questo splendido feroce divino primate obbedisce come tutti i viventi alle severe leggi di natura. Con una particolarità: a volte riesce a elevarle a filosofia, etica, arte o scienza.
In un’ottica darwiniana, che cos’è, ad esempio, la fisica se non l’indagine che l’animale-uomo fa dell’ambiente in cui è immerso? Il suo ambiente va dall’infinitamente piccolo delle particelle elementari all’infinitamente grande dei corpi celesti, passando per la dimensione dei fenomeni terrestri. L’animale-uomo li studia perché conoscere l’ambiente significa poterlo modificare per meglio adattarvisi: solo le specie e gli individui più adatti a un ambiente riescono sopravvivervi, secondo la suprema legge della selezione naturale.
La medicina, poi, è lo studio della parte dell’ambiente che più da vicino riguarda l’animale-uomo: il suo corpo. Da sempre l’animale-uomo si è speso per conoscere e modificare il proprio ambiente-corpo: in gioco la sopravvivenza stessa. Con risultati di epoca in epoca sempre più sbalorditivi. Oggi è possibile intervenire sull’ambiente-corpo rendendolo ostile a parassiti pericolosi, ad esempio assumendo vaccini per prevenire virus o antibiotici per eliminare batteri. Oppure è possibile eliminarne parti che si sviluppano senza controllo, come in alcuni casi di tumore.
Progressi come questi sono il risultato di ricerche millenarie che l’animale-uomo ha condotto sul proprio ambiente: la scienza è da sempre frutto di indagini lunghissime, estenuanti e spesso ostacolate.
Ostacolate? In nome di che cosa l’animale-uomo dovrebbe ostacolare le sue proprie indagini sul suo proprio ambiente rendendo così più difficile un migliore adattamento a esso? Semplice, in nome dell’etica. Per esempio, fino al ‘500 l’autopsia dei cadaveri era proibita dalla Chiesa e la storia di Galileo sappiamo come si è conclusa.
Rimandiamo a una sede diversa da questa l’analisi dell’etica e del rapporto fra etica e scienza. Solo qualche parola: se l’etica esiste, è dovuto al fatto che è stata selezionata dall’evoluzione. Dunque l’etica è un bene. Un bene imprescindibile. Nessuna comunità di animali-uomini potrebbe sopravvivere senza un sistema di regole morali. Cioè di regole alla base della convivenza e della cooperatività stessa, fenomeni connaturati all’evoluzione dell’animale-uomo.
Lo Yin e lo yang
Rita Levi-Montalcini, laica e “libera pensatrice”, ha più volte sostenuto che due sole sono le ragioni per cui vale vivere: i valori morali e l’amore per la conoscenza. Etica e scienza. Due aspetti complementari e imprescindibili l’uno dall’altro. La scienza senza etica ha portato l’acido cianidrico nelle camere a gas di Birkenau e l’etica senza scienza alla condanna di Galileo. Da sempre sono necessarie leggi ispirate all’etica che regolamentino la scienza, ed è necessario che l’etica accetti e vagli le sfide proposte dalla scienza. E questo non accade sempre, o non subito.
Ultima bagarre in ordine cronologico in un articolo su Nature, un gruppo di autori sostiene che è possibile creare spermatozoi e ovociti da cellule staminali umane. Scoppia il finimondo. Sui giornali di mezza Italia, il Paese della legge 40 e di Berlusconi, è corsa al titolo di maggior effetto. Un fioccare di “figli senza genitori”, ma il vincitore indiscusso per originalità è il quotidiano dei Vescovi, che ha fatto dell’etica il proprio vessillo tanto da subire nella persona di Dino Boffo uno dei più vergognosi manganellamenti mediatici della storia recente. Avvenire titola così un fondo di Assuntina Morresi: “L’outlet della vita artificiale vende per ora solo incubi”.
Outlet? Vita Artificiale? Incubi? Per ora?
Dove, come, quando? Si sta facendo etica o terrorismo? Qualcuno ha letto questo benedetto articolo di Nature? E lo ha capito?
Figli senza genitori o genitori senza figli?
Secondo Nature, i ricercatori sono riusciti a generare spermatozoi e ovociti da cellule staminali umane. Tuttavia, allo stato attuale dell’arte, non è ancora possibile ottenere spermatozoi con dimensioni normali e ovociti completamente maturi. Quindi, per ora, nessun incubo.
Ma nessun incubo neppure allora, quando la tecnologia permetterà agli spermatozoi e agli ovociti di essere fertili: a svanire sarà solo l’incubo di alcune coppie sterili che, grazie a questa tecnica, riusciranno ad avere figli. Sì, perché in barba ai titoli di giornale, i bambini che nasceranno con questa tecnica avranno una coppia digenitori biologici esattamente come l’abbiamo tutti noi. Si tratta dei donatori delle cellule staminali, cui appartiene il patrimonio genetico che sarà trasmesso al figlio. E come è stato per ciascuno di noi, questi sarà concepito dall’unione di uno spermatozoo e un ovocita e, come per ciascuno di noi, trascorrerà i suoi primi nove mesi all’interno dell’utero. Dunque, nessuna vita artificiale. E se i legislatori faranno bene il loro lavoro, quando nascerà troverà una coppia di genitori amorevoli, i donatori delle cellule staminali, che lo avranno fortemente voluto e che saranno pronti ad accoglierlo.
Certo, è necessario l’intervento del legislatore, un normatore etico, che impedisca abusi. Sarebbe raccapricciante se gli spermatozoi e gli ovuli fossero prodotti, anziché per curare l’infertilità o altre malattie, per fini di lucro o razziali o militari. Sta al legislatore evitare il rischio che si crei un outlet di gameti umani.
Dovrebbe essere proprio questo il ruolo dell’etica nella scienza: impedire soprusi, tutelare i soggetti coinvolti, incentivare il progresso. Evitando titoli a effetto e arroccamenti su posizioni ingenue che di etico non hanno proprio nulla.
- On 22 Ottobre 2012