Le donne e la democrazia tecnologica
Digital Democracy
Il primo corso – gratuito – di comunicazione digitale per la partecipazione politica in chiave femminile.
Un’opportunità di formazione gratuita promossa da futuro@lfemminile e dal Comune di Firenze per far scoprire nuove forme di democrazia e collaborazione online alle giovani donne che si preparano a guidare il futuro del Paese
La sfida dei social media per la partecipazione politica
Internet e i social media come nuovi strumenti per favorire una maggiore partecipazione delle ragazze alla vita politica. È questa l’idea alla base della prima edizione di “Digital Democracy”, il corso presentato da futuro@lfemminile – il progetto di Responsabilità Sociale di Microsoft, Acer e Cluster Reply – insieme al Comune di Firenze, con l’obiettivo di far conoscere alle giovani “donne di domani” i meccanismi che stanno ridisegnando il modo di fare comunicazione in politica, perché possano dare un significato nuovo ai molteplici canali di condivisione presenti online e sfruttare la loro passione per la Rete per contribuire attivamente al cambiamento verso un futuro migliore.
Il perché dell’iniziativa in chiave femminile
L’iniziativa ha inteso mettere a disposizione del Comune di Firenze l’esperienza di futuro@lfemminile – che da sempre fa leva sull’innovazione tecnologica per valorizzare il talento e il ruolo delle donne nella nostra società – per offrire anche alle cittadine più giovani l’opportunità di partecipare alla vita pubblica attraverso le moderne tecnologie digitali che meglio le rappresentano.
Secondo un recente studio dell’Istat, infatti, l’interesse delle ragazze per la politica è di tipo “indiretto”: si informano e hanno spesso una loro opinione in merito, ma – a differenza dei loro coetanei maschi – sono più restie a impegnarsi in maniera attiva ritenendo la politica troppo “lontana” dal loro mondo. Da qui, la scelta di dedicare “Digital Democracy” proprio a un pubblico di giovani donne.
“Digital Democracy”: programma e contenuti
Il corso, realizzato dal 15 al 17 dicembre a Firenze, ha rappresentato un momento di formazione gratuito e unico nel suo genere, aperto a tutte le ragazze desiderose di imparare a utilizzare al meglio gli strumenti della comunicazione digitale (social network, blog, forum, etc.) per dar vita a nuove forme di collaborazione in campo sociale, economico e politico.
Distribuito su 3 giornate di lezione, il corso ha coniugato un approccio multidisciplinare a un’attività di laboratorio utile per consolidare la padronanza di piattaforme, tool e applicazioni Web con cui, ad esempio, costruire comunità tematiche, far conoscere il proprio programma politico attraverso l’user generated content e distribuirlo attraverso i canali digitali, per rafforzare la propria leadership nell’ottica di una più piena partecipazione alla vita pubblica del territorio. Le partecipanti sono state seguite da docenti esperti che le hanno affiancate in un percorso di progressiva conoscenza, acquisizione di autonomia e valutazione critica rispetto agli strumenti proposti.
I tre moduli
L’edizione pilota di “Digital Democracy” è stata strutturata in 3 moduli successivi e complementari.
Giovedì 15 dicembre, Alessandro Lucchini, linguista della Palestra della scrittura, ha aperto il corso parlando di “Web writing, dalla redazione alla relazione. La scrittura in Rete come chiave di partecipazione e di cambiamento” con esercitazioni pratiche per far evolvere i modelli di scrittura appresi a scuola e poi modificati nelle relazioni tra amici, concentrandosi sulle tecniche per scrivere storie che appassionino e convincano.
Venerdì 16 dicembre è stata la volta di Paolo Guadagni, amministratore delegato di The Visual Agency, approfondire “I nuovi strumenti di comunicazione digitale: come essere presenti sulla Rete e fare la differenza” per guardare da vicino al mondo dell’informazione in Rete, imparando a usare professionalmente i social network.
Sabato 17 dicembre il Fondatore di Speakage Marco Camisani Calzolari si è soffermato su “Il presente che qualcuno chiama ancora futuro: il nuovo mondo digitale e le strade per le nuove professioni”, illustrando casi concreti a cui ispirarsi per fare un uso più mirato e competitivo dei social media.
Cristina Giachi, Assessore al Turismo, Europa, Università, Giovani e Pari Opportunità del Comune di Firenze: «Creare opportunità di avvicinamento alla politica per i cittadini più giovani è stato fin da subito uno dei miei obiettivi come assessore alle politiche giovanili. Per questo la proposta di Microsoft, seguita alle nostre sollecitazioni, mi è sembrata la migliore risposta alle necessità di creare strumenti per riannodare il filo interrotto della comunicazione tra istituzioni e giovani. Se poi si riesce, come in questo caso, a coinvolgere in particolar modo le ragazze, più restie alla partecipazione, la mia soddisfazione – visto che ho anche la delega alle pari opportunità – non può che aumentare. Credo che la comunicazione via web e la dimensione dei Social Network possano costituire oggi il contesto più adatto per un nuovo dinamismo partecipativo dei cittadini più giovani»
Roberta Cocco, Direttore Corporate Social Responsibility e National Development di Microsoft Italia e Responsabile di futuro@lfemminile : «Oggi, la tecnologia è percepita come un elemento irrinunciabile della nostra quotidianità, soprattutto dai giovani; tuttavia, sembra ancora lontana la consapevolezza che anche concetti come “democrazia” e “partecipazione” possano essere reinterpretati grazie alle nuove forme di interazione sociale a cui Internet ha aperto la strada. Per questo è fondamentale diffonderne la conoscenza tra la generazione dei nativi digitali, affinché colgano nelle tecnologie a loro così vicine una marcia in più per costruire un mondo migliore. Attraverso “Digital Democracy”, futuro@lfemminile vuole contribuire a formare quella che sarà la classe dirigenziale di domani e dare nuove speranze al futuro del Paese, puntando proprio sulle sue giovani donne e sulla loro familiarità con i social media. Ci auguriamo che questa iniziativa pilota realizzata grazie al sostegno del Comune di Firenze trovi presto eco presso altre realtà italiane, perché sempre più ragazze prendano parte attiva alla vita politica e si preparino a diventare l’élite del cambiamento».
- On 24 Ottobre 2012