No slide, please
di Federica Degli Ivanissevich
– Pronto?
– Sì prego.
– Buongiorno dottoressa, qui la segreteria dell’evento, le chiedo cortesemente di inoltrarci il ppt per il suo speech di domani. Mi raccomando, non più di 10 slide.
– Buon giorno a lei, sì per lo speech di domani ho preparato un intervento, ma non userò ppt.
– Ma come? È sicura, non si può parlare senza un ppt. Qui sono tutti abitati a parlare e ad ascoltare con l’aiuto delle slide. Non si arrabbi, ma per noi sarebbe proprio fondamentale.
– D’accordo, preparerò qualcosa ma non riuscirò ad anticipare nulla. Caricherò io direttamente domani la presentazione sul pc dei relatori.
– D’accordo e grazie mille. A domani.
Eppure io avevo pensato a una bella storia per introdurre un argomento più classico. Una storia fatta di voce, di emozioni, di tono e colore della voce, una storia con le pause giuste e con un finale rivelatore e ricco di contenuti.
Checciazzecca un banale ppt?
Mi sono messa al lavoro, ho preparato le mie 10 slide, tutte in immagine coordinata come richiesto dall’organizzazione. Logo in alto a destra, fascia colorata in basso e numero progressivo di pagina.
Dalla 1 alla 10. Tutte vuote.
E quando mi hanno chiamata, ho caricato la mia presentazione e sono partita. Alle spalle la pagina vuota numero 1. Stupore e attenzione alle stelle, nonostante il ppt.
Ps. Il buffo è stato quando mi hanno fatto le domande. Io impassibile, per gli approfondimenti, sono tornata alla slide di riferimento, vuota come tutte le altre 🙂
- On 6 Luglio 2017