Contratti semplici e chiari? Quattro ragioni per rispondere: sì può.
di Lorenzo Carpanè
Scrivere contratti è complesso, specie quando si devono costruire da zero, cercando di essere completi, esaustivi, precisi.
Per i contratti assicurativi il più delle volte non è così: alle spalle ci sono esempi, esperienze, testi già scritti e riscritti anche da decenni, passando attraverso chissà quante mani oltre che da chissà quanti cambiamenti di leggi e regolamenti. Forme linguistiche, strutture, stile dei testi risentono inevitabilmente di tutto ciò.
Si può e si deve, come abbiamo cercato di fare nel nostro libro appena pubblicato con Centopagine Te l’assicuro. Più che un metodo per scrivere nelle assicurazioni. Intanto qui ci soffermiamo su quattro ragioni per scrivere chiaro.
Si può cambiare. Scrivere contratti e ogni altro testo in modo più chiaro e semplice descrive un rapporto diverso con i clienti, all’insegna della responsabilità sociale d’impresa. Semplificare, chiarire, avvicinare, sono tutte azioni facilmente spendibili. Oggi molto più di ieri, e domani ancora di più. Gli eventi del 2020 hanno cambiato la nostra vita, ci hanno imposto nuovi limiti. Ma ci stanno anche ponendo in modo forte un nuovo senso di reciproca responsabilità: se il cliente avverte l’impegno di una compagnia in questa direzione, lo apprezza, lo considera, lo valuta come elemento distintivo.
Cambiamento che è anche alla base della motivazione al lavoro: la semplificazione agisce anche come motivatore nei confronti di chi si deve occupare della scrittura dei testi: valorizzare il cambiamento di approccio in un’azienda è una spinta molto forte a dare ulteriore senso al proprio lavoro e a valorizzare la propria professionalità. Il cambiamento è quindi anche un atto di creatività.
Le norme si possono spiegare. Con le dovute cautele, le norme si possono spiegare. Perché ribadire un concetto all’apparenza ovvio? Perché nei contratti assicurativi capita con una certa frequenza di leggere passi ripresi pari pari dal Codice civile. Che per gli addetti ai lavori possono essere chiari, molto meno per il cittadino comune. Che, in media, ha serie difficoltà a comprendere testi complessi.
Il tempo si guadagna. Tutto il tempo dedicato (non speso!) alla semplificazione produce risultati di valore. Semplifica anche il lavoro di tutti (assuntori, liquidatori, agenti, intermediari). Fa anche diminuire i reclami: testi più semplici e chiari sono meno facilmente contestabili. E, quindi, si traduce in un risparmio di tempo e, alla fine, di costi diretti e indiretti. Un cliente soddisfatto è un cliente che ha un minore costo di gestione e genera un passaparola positivo.
- On 9 Luglio 2021