Elettrizzata da Palestra
A guardare il video di Alessandro e Paolo chiusi in auto, con le luci fredde del mattino e gli occhi con ancora dentro il sonno, mi sono messa a ridere. Poi ho pensato che quei due non amavano i fronzoli, che andavano dritto dritto al cuore della faccenda e che quindi facevano al caso mio.
Con l’età ci siamo abbastanza, so l’inglese con il beneficio dello “studio tutte le sere, giuro” e non so se sarà facile spostarmi con i figli a scuola e un marito che è innamorato del sedile degli aerei.
Così sapete che mi hanno selezionata… volevo aspettare a dirlo, creare suspanse, ma adesso non cancello, no, devo chiudere un lavoro.
Perché io già ce l’ho un lavoro, ma questa cosa che inizia con la Palestra è qualcosa di più. È un po’ come coronare un sogno “infantile”. Io faccio altro nella mia vita, ma sono stata un’abbonata della prima ora ai corsi open della Palestra: forse cercavo il modo di evadere dalla mia scrivania ed entrare in quello che per me è la cosa fondamentale della vita, la relazione con le persone. Forse. So che spesso mi trovavo a pensare che lavorare con la Palestra mi sarebbe piaciuto, perché mi piace respirare qull’aria serena e allegra.
Caspita, tra un po’ inizierà il percorso e so che non sarà per niente facile. Prima il periodo di formazione, poi l’affiancamento: saranno mesi di soddisfazione, di crescita e, lo sento, di tanta fatica. L’ansia da prestazione mi stringe ogni volta che ci penso: mi sento addosso il peso di dover ripagare la loro scelta, ma nello stesso tempo sono elettrizzata. È la vita, che ti spinge in là, che ti dà l’ultima spallata, quella che fa spalancare ancora un’altra porta.
Non so come farò, ma ce la farò, e non vedo l’ora di incontrare tutti gli altri. Anche questo mi dà la carica: essere parte di una squadra è mille volte meglio che star da sola. Di questo, e poco d’altro, sono certa.
Ciao, ci vediamo.
Ps Tutto è partito da qui.
- On 17 Febbraio 2014