Uomini o bit?
di Alessandro Lucchini
Intervista a Paolo Ferragina sul futuro dell’informatica umanistica, sulle seduzioni del web 2.0 e su altre piccole rivoluzioni che covano dietro l’angolo.
In Palestra della scrittura è soprannominato “Genio Ferragina”.
Nato a Catanzaro nel 1969, professore associato al Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, Paolo Ferragina ha svolto il dottorato di ricerca in Informatica all’Università di Pisa e il post-dottorato presso il Max-Plank-Institut für Informatik. I suoi studi si rivolgono agli algoritmi per la compressione dei dati e ai motori di ricerca per il web e Xml. I suoi risultati scientifici hanno ottenuto alcuni premi internazionali quali miglior tesi di dottorato in informatica teorica (EATCS, 1997), premio Philip Morris sulla ricerca scientifica e tecnologica (1997), e premio Research Capital (Università di Pisa, 2002). È co-autore del libro “Crittografia: principi, algoritmi e applicazioni” (Bollati Boringhieri, 2001), di alcuni capitoli in libri internazionali pubblicati da CRC Press e Springer, e di almeno 70 articoli in riviste e atti di conferenze internazionali. È anche autore del capitolo “Il messaggio nella bottiglia. Come scrivere i siti web per farsi trovare dai motori di ricerca” nel libro Business writing.
Nell’intervista che qui pubblichiamo in formato audio partiamo proprio dall’informatica umanistica: che cos’è, chi la studia, a cosa serve, a chi serve, quali sbocchi professionali offre ai giovani. Passiamo poi al web 2.0, la rivoluzione democratica della rete che cambia il flusso dell’informazione confondendo i ruoli di produttore e di fruitore. Concludiamo con una riflessione sulla scrittura e sul bisogno continuo di studiare e di allenarsi al cambiamento.
Sono 30 minuti di conversazione. Godeteveli. Buon ascolto.
Scarica l`intervista in formato .ACC (3,5MB richiede QuickTime Player) oppure in formato .MP3 (12,2MB).
- On 29 Ottobre 2012