Vino, comunicazione, cambiamento
Intervista a Giovanni Casati, eno-filosofo
di Alessandro Lucchini
Il vino è da sempre simbolo di convivialità, di comunicazione, e anche di riflessione. E di cambiamento.
Quale responsabilità può sentire un enologo, oggi, su questo tema? Se poi è anche un agronomo, così appassionato della cultura del territorio, quindi teso alla sostenibilità, quella vera? E se poi è anche un musicista, e non della domenica (direttore di coro)?
Ecco i presupposti di questa intervista a Giovanni Casati, enologo di Genagricola, che si definisce “eno-filosofo”.
Giovanni parla qui del senso e dei sensi del vino (uno dei prodotti più polisensoriali al mondo), del legame tra un vino e il suo territorio, il contesto, l’ambiente culturale che lo genera. Racconta il vino come simbolo di trasformazione, lungo una filiera impegnativa, che genera molti momenti critici, quelli delle grandi decisioni. Parla del rapporto tra i giovani e il vino, dell’evoluzione della cultura del vino, delle emozioni antiche e nuove che in quell’ambiente ribollono.
Una mezz’ora per ascoltare e lasciarsi ispirare.
Come davanti a un bicchiere di quello buono davvero.
- On 13 Dicembre 2021