CARISMA. Cioè?
Carisma, dal lat. eccles. charisma, gr. kàrisma, der. di karis, “grazia”.
1. La grazia come dono di Dio. Nel linguaggio teologico è la semplice grazia santificante infusa a tutti i credenti col battesimo, o un dono soprannaturale concesso a una persona a vantaggio della comunità.
2. Nelle scienze sociali è il complesso delle facoltà e dei poteri straordinari che una persona ha e che le vengono riconosciuti da un gruppo, consentendole di assumere un ruolo direttivo.
3. Per estensione: capacità di esercitare un forte ascendente sugli altri, grazie a doti intellettuali o fascino personale, e di assumere la funzione di guida.
Fin qui, è il Treccani.
Da qui in poi, c’è la nostra percezione. In famiglia, nella scuola, nello sport, in ufficio, tra amici, per strada. Lo sappiamo che cos’è il carisma. L’abbiamo provato di sicuro sulla nostra pelle. Forse qualche volta l’abbiamo anche agìto. Di certo l’abbiamo scelto o subìto.
Però non abbiamo voglia di studiarlo. In genere accettiamo il fatto che c’è, o non c’è. Berlusconi ce l’ha, Prodi non ce l’ha. Grillo ce l’ha, Bersani non ce l’ha. Renzi ce l’ha. Maroni ce l’ha, e via.
«Non sa parlare al cuore della gente» (“alla pancia”, sì, dicono proprio “alla pancia”).
Allora analizziamolo, dio bono, il carisma. Distinguiamo la forma dalla sostanza. Controlliamolo, il “buon comunicatore”, perché altrimenti ci fa passare qualunque cosa. C’è sempre un clown, un venditore, un simpaticone, che ci seduce, ci addormenta il cervello, e poi ci ruba il cuore. Così muore la ragione. Così muore la democrazia.
Se pensiamo a un leader, è utile comprenderlo prima come persona. Chiederci se lo faremmo sedere a tavola con noi. Se gli affideremmo i nostri figli.
Poi valutarlo come esperto: prenderci il tempo per verificare se quello che ha detto l’ha poi fatto, se ciò che promette è realizzabile o è fantasia. E se non sappiamo rispondere, studiare ancora, approfondire, partecipare.
Avviamo un dibattito in rete, venite su facebook. Impariamo da queste elezioni. In teoria abbiamo cinque anni (che dite, qualcosa meno?) per prepararci. Per vincere un pregiudizio letale. Per crescere nella coscienza democratica. Per smettere di lamentarci. E per ricordarlo, poi quello che impariamo, per conservarlo, per usarlo nella vita.
Il nostro futuro comincia lì.
Forza con i commenti: qual è il carisma che fa bene a questo paese?
Chi comincia?
Grazie
Alessandro e Paolo
- On 28 Febbraio 2013