Fra passato e futuro, oggi sono in cima
di Rosella Gaudiuso
A volte ci pensi e non sai mai se e quando accadrà: come sarà iniziare un nuovo lavoro dopo tanto tempo trascorso nella stessa azienda? Come reagirai al distacco da volti e consuetudini ben note, a volte persino noiose, e all’ingresso in un nuovo mondo tutto da scoprire? Ti sembra un pensiero lontano, anche se ormai l’azienda che dura una vita – com’è stato per tanti dei nostri genitori – non c’è più. Che senso ha pensarci ora? Forse è il desiderio di più alte responsabilità, forse è solo la curiosità di sapere come sarà.
Ma questo pensiero passa e si attenua, fino a svanire. Finché un giorno di novembre un’email e poi una telefonata aprono questa nuova finestra sul futuro. E come tutte le altre volte, ti dici: va bene proviamo, vediamo come va, rimanendo con i piedi ben saldi a terra. Perché se non va bene non è un dramma, visto che sto benissimo dove sono.
Ho tutto quello che mi serve: relazioni solide, conosco tutto di quest’azienda, ci lavoro ormai da 10 anni… diciamo pure che quasi mi sento a casa, soprattutto nelle lunghe serate in ufficio, sono poche le cose che mi mancano davvero… la mia famiglia e il mio divano comodo! Poi scopri, con il passare delle settimane, e il procedere dei colloqui di selezione che questa, incredibile ma vero, è la volta in cui sei proprio tu la persona giusta al posto giusto, nel momento giusto. E via… presa!
Inizia così a materializzarsi una serie di emozioni molto forti, positive e al tempo stesso negative, di lieve paura, perché ti chiedi se sarà la scelta giusta, perché dovrai abbandonare cose che governi a occhi chiusi per andare incontro al nuovo. Senti di doverlo fare. Senti che se è capitato ora, visto che non sei andata a cercarla questa nuova opportunità, doveva andare così.
Non ti sfiora l’idea di rinunciare, ma dovrai gestire questo nuovo inizio e tutto quello che c’è in mezzo.
E in mezzo ci sono tanti bei momenti, tante persone che ti mancheranno, altre molto meno, qualche arrabbiatura, tanto tanto lavoro, una storia lunga che andrà coccolata come un ricordo, invece d’essere mera quotidianità.
Quest’ebbrezza ti assale di giorno in giorno e ti fa sentire forte. Forte per quello che hai costruito finora, forte perché dovrai ripartire dove nessuno ancora ti conosce e sarà necessario riconquistare, passo dopo passo, tutta la fiducia necessaria. Come ti senti ora? Sospesa fra passato e futuro, ma in cima alle tue emozioni. In cima, con le spalle larghe mentre ammiri uno splendido panorama. Non tutti i contorni sono definiti, ma è questo il momento in cui senti una forza straordinaria e, forse, un eccessivo potere su un futuro ancora tutto da plasmare.
I giorni passano, le attività sono sempre più frenetiche e prima o poi arriva il momento dei saluti, vis a vis, ma anche via email. Nelle mie fantasie, avevo idea di scrivere un’email molto più lunga. In realtà, tutto si è magicamente sintetizzato in poche righe che sono state un innesco meraviglioso per una valanga di email di risposta, che mi hanno scaldato il cuore e resa davvero molto felice. Perché? Perché se tanto affetto è tornato indietro, forse vuol dire che qui non ho solo lavorato, ma sono stata capace di entrare in sintonia con tante persone. E questo, mi rende davvero orgogliosa. Così il mio viaggio per il futuro inizia nel miglior modo possibile.
- On 31 Gennaio 2016