Insieme, una squadra
Milano, Firenze, Civitavecchia, Bolzano, Rovereto, Verona, Genova, Trento, Bologna, Modica, Manfredonia.
Dovessimo disegnare una mappa in cui localizzarci copriremmo suppergiù tutta l’Italia, con qualche vuoto qua e là. Tra l’altro c’è una concentrazione maggiore di persone a Milano, quindi il numero delle città non corrisponde effettivamente al numero di persone che ora fanno parte di Palestra della scrittura. Ce ne ha dato contezza Alessandro, quando ha disegnato l’Italia e ha scritto le nostre iniziali in corrispondenza dei luoghi in cui viviamo.
Ma facciamo un passo indietro. Il primo settembre è un secondo capodanno dei propositi, e quest’anno tra i nostri c’era quello di accorciare le distanze fisiche e incontrarci.
Negli ultimi anni lo schermo del pc è diventato per noi una porta più che un muro. Sfondi e dettagli ci hanno raccontato molte storie e hanno avvicinato le nostre realtà rendendole umane, vive. Dalla cucina, dallo studio e persino dal giardino nelle giornate più calde. Col maglioncino, con la camicia o con la giacca per conservare un tenore professionale.
Facile? Non sempre. Le mani sono state impegnate sui tasti del pc a scrivere email, testi e messaggi, mentre avremmo preferito stringercele di persona o usarle per darci qualche pacca bonaria sulla spalla. Avremmo preferito abbracciarci come abbiamo fatto il primo settembre. E certo, i nostri sguardi sono stati costretti a rimpicciolirsi e immaginare ciò che c’era oltre il confine dello schermo.
Lontani? Neanche per sogno! Appena i nostri sguardi si sono incrociati – per qualcuno/a era la prima volta! –, l’energia ha cominciato a circolare come se le distanze non fossero mai esistite.
Dalle presentazioni iniziali fino agli ultimi momenti, guidati da Daniele Raggi, abbiamo cercato di riscaldare il nostro spirito di squadra. Abbiamo lavorato insieme per conoscerci meglio, fare spazio, mettere a sistema ciò che siamo e facciamo, e lasciarci con una visione di futuro.
Forse quei vuoti sulla cartina dell’Italia saranno riempiti, forse succederanno cose che ancora non immaginiamo. Intanto ci guida l’obiettivo comune di guardare al futuro, vederlo e insieme andargli incontro. A guidarci sono le nostre identità, le nostre storie uniche, l’età, gli interessi, le competenze e le esperienze.
Lo abbiamo sperimentato negli ultimi anni ad alta intensità digitale e umana, lo abbiamo sperimentato durante questo particolare capodanno: insieme possiamo allenarci a costruire e gestire relazioni, parole e cambiamenti di qualità.
Fare squadra è “vinci tu, vinco io”, un vantaggio per chiunque.
“Un risultato nuovo ha valore, se ne ha, nel caso in cui stabilendo un legame tra elementi noti da tempo, ma fino ad allora sparsi e in apparenza estranei gli uni agli altri, mette ordine, immediatamente, là dove sembrava regnare il disordine […]”
In primo piano: Cinzia, Daniele, Gabriella, Lorenzo, Silvia, Mara, Anna, Alessandro, Giovanni
In secondo piano: Claudia, Paolo, Gianfranco, Luca, Diego
- On 6 Settembre 2023